La storia di Mitsubishi inizia nel 1870, quando Yataro Iwasaki fonda la Tsukumo Shokai, una società di spedizioni.

Il logo Mitsubishi, composto da tre petali di castagna d’acqua, rappresenta i principi fondamentali che guidano l’azienda fin dalla sua fondazione:File:Mitsubishi logo.svg - Wikipedia

1. Responsabilità comune nei confronti della società:

Mitsubishi si impegna a contribuire al benessere della società attraverso le sue attività e prodotti. L’azienda si pone come obiettivo di creare un futuro sostenibile per tutti, investendo in tecnologie innovative e in iniziative sociali.

2. Integrità e lealtà:

Mitsubishi si basa su una cultura di fiducia e rispetto reciproco. L’azienda opera con integrità in tutte le sue relazioni, dai clienti ai dipendenti ai partner. La lealtà è un valore fondamentale per Mitsubishi, che si traduce in un impegno costante a mantenere le promesse fatte.

3. Conoscenza dei popoli attraverso il commercio:

Mitsubishi crede che il commercio sia un potente strumento per promuovere la comprensione e la collaborazione tra le diverse culture. L’azienda si impegna a costruire relazioni di fiducia con i suoi partner commerciali in tutto il mondo, favorendo lo scambio di conoscenze e idee.

Nel 1877, la Mitsubishi, guidata da Yataro Iwasaki, si trovava in una posizione di dominio nel settore marittimo giapponese, controllando l’80% delle imbarcazioni e gestendo di fatto il commercio del paese.

L’ambizione di Iwasaki non si limitava però al solo settore navale. A partire dal 1878, egli avviò una massiccia diversificazione degli interessi aziendali, investendo in settori chiave come quello bancario, minerario e assicurativo. In pochi anni, i suoi investimenti superarono il milione di yen, cifra considerevole per l’epoca.

Nel 1911, la piccola compagnia di imbarcazioni fondata da Iwasaki si era ormai trasformata in un colosso industriale. Sotto la guida di Hisaya Iwasaki, uno dei successori di Yataro, la Mitsubishi venne suddivisa in quattro tronconi principali:

  • Cantieri navali: Mitsubishi Heavy Industries
  • Banche: Mitsubishi UFJ Financial Group
  • Carrelli elevatori: Mitsubishi Logisnext
  • Miniere e assicurazioni: Mitsubishi Materials Corporation

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Mitsubishi era un importante fornitore dell’esercito giapponese, producendo mezzi corazzati come il carro armato Type 95 Ha-Go e il leggendario aereo da caccia Mitsubishi A6M “Zero”.

Il conflitto però lasciò l’azienda in ginocchio, con gli stabilimenti bombardati e la produzione quasi azzerata. La ripresa fu lenta e difficile, ma nel 1959 la Mitsubishi finalmente presentò al mercato una nuova piccola berlina bicilindrica a 4 posti.

Nel 1970, la divisione automobilistica venne scorporata e nacque la Mitsubishi Motors Corporation (MMC), che si concentrò sulla produzione di autovetture. Da allora, la MMC ha conosciuto un grande successo, diventando uno dei principali costruttori automobilistici del mondo.

Nel maggio 2014, la Mitsubishi Heavy Industries (MHI), divisione industriale del gruppo Mitsubishi, ha siglato un accordo con il colosso tedesco Siemens per la creazione di una joint venture. La nuova società, posseduta per il 51% da Mitsubishi e per il 49% da Siemens, si occupa della fornitura di impianti, prodotti e servizi per l’industria siderurgica.

Mitsubishi è presente in Italia dal 1974 e ha una rete di vendita e assistenza capillare su tutto il territorio nazionale. L’azienda offre una gamma completa di modelli, dalle autovetture ai fuoristrada, ai veicoli commerciali.

Negli ultimi anni, ha dovuto affrontare alcune sfide, come il calo delle vendite in alcuni mercati e lo scandalo sulle emissioni dei consumi di carburante. Tuttavia, l’azienda ha adottato diverse misure per rilanciarsi, come il piano di ristrutturazione “DRIVE FOR GROWTH” e l’introduzione di nuovi modelli elettrici e ibridi.