Il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per il mercato automobilistico italiano, grazie a un nuovo piano di incentivi che segna una svolta significativa rispetto al passato. Con l’obiettivo di accelerare la transizione ecologica e svecchiare il parco auto nazionale, il governo ha stanziato ingenti risorse, concentrate principalmente sulle auto 100% elettriche e rivolte a specifiche categorie di acquirenti.

Fondi e Obiettivi

Il piano di incentivi 2025, finanziato con 597 milioni di euro provenienti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), mira a incentivare la rottamazione di circa 39.000 veicoli altamente inquinanti entro la scadenza del 30 giugno 2026. La strategia è chiara: spostare l’attenzione dagli incentivi per l’infrastruttura di ricarica a un sostegno diretto e mirato per l’acquisto di veicoli a zero emissioni.

A chi sono destinati gli incentivi?

A differenza dei bonus precedenti, che coprivano anche altre tipologie di veicoli, gli incentivi 2025 si concentrano quasi esclusivamente sulle auto elettriche (categoria M1) e sono rivolti a:

  • Privati: con specifici requisiti di reddito (ISEE).
    • ISEE inferiore a 30.000€: è possibile ottenere un bonus fino a 11.000€ con la rottamazione di un veicolo termico (benzina o diesel) fino a Euro 5.
    • ISEE tra 30.000€ e 40.000€: l’incentivo scende a un massimo di 9.000€, sempre con rottamazione.
  • Microimprese: che operano nel settore del trasporto merci e che acquistano veicoli commerciali elettrici (categoria N1 o N2). Il contributo può arrivare fino al 30% del valore del veicolo, con un tetto massimo di 20.000€.

Requisiti e Condizioni

Per poter accedere ai bonus, è fondamentale rispettare alcuni requisiti:

  • Rottamazione: la rottamazione di un veicolo vecchio e inquinante (fino a Euro 5) è una condizione essenziale per ottenere il contributo massimo. L’auto da rottamare deve essere intestata all’acquirente da almeno sei mesi.
  • Tipologia di veicolo: gli incentivi sono applicabili solo all’acquisto di auto 100% elettriche nuove. Non sono previsti incentivi per auto ibride (mild, full o plug-in), a benzina o diesel, a meno che non siano veicoli usati o rientranti in specifiche e limitate casistiche di bonus minori.
  • Residenza: per le persone fisiche, è richiesto che la residenza o la sede legale siano in aree urbane funzionali (città con oltre 50.000 abitanti e aree di pendolarismo).
  • Vincolo di mantenimento: il veicolo acquistato deve essere mantenuto per un periodo minimo (12 mesi per i privati, 24 mesi per il car sharing).

Come funziona la richiesta?

L’incentivo viene erogato sotto forma di sconto diretto in fase di acquisto e non è cumulabile con altri bonus. La prenotazione del contributo avviene tramite una piattaforma online gestita dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Sono i concessionari a gestire la procedura per conto dell’acquirente, inserendo la prenotazione e caricando la documentazione necessaria.

Conclusioni

Il piano di incentivi 2025 rappresenta un’opportunità unica per chi desidera passare all’elettrico, beneficiando di un sostegno economico significativo. La strategia del governo, concentrata su rottamazione e reddito, mira a un impatto ambientale e sociale immediato, promuovendo una mobilità più sostenibile e accessibile per una fascia più ampia di cittadini. Tuttavia, è fondamentale agire rapidamente, poiché i fondi sono limitati e potrebbero esaurirsi in breve tempo.