Le auto d’epoca sono dei veicoli che hanno un valore storico e collezionistico, e che possono godere di alcuni benefici fiscali e normativi. Tra questi, c’è la possibilità di iscriverle alla TARI, la tassa sui rifiuti, e di ottenere una riduzione o un’esenzione dal pagamento. Vediamo come fare e quali sono i requisiti necessari.

Cos’è la TARI e come si calcola

La TARI è la tassa sui rifiuti, che sostituisce la vecchia TARSU, e che si applica a tutti i possessori o detentori di immobili che producono rifiuti urbani. La TARI si calcola in base alla superficie dell’immobile, al numero di occupanti e al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti offerto dal comune. La TARI si compone di due quote: una fissa, che dipende dalla superficie dell’immobile, e una variabile, che dipende dal numero di occupanti e dal tipo di rifiuti prodotti.

Come iscrivere le auto d’epoca alla TARI

Le auto d’epoca sono dei veicoli che hanno almeno 30 anni di età e che sono iscritti al registro storico nazionale o a uno dei club riconosciuti dall’ASI (Automotoclub Storico Italiano). Questi veicoli sono considerati beni culturali e possono essere esposti in musei, mostre o raduni, ma non possono circolare liberamente su strada, se non in occasioni speciali e con apposita autorizzazione.

Per iscrivere le auto d’epoca alla TARI, bisogna presentare una dichiarazione al comune di residenza, indicando la superficie occupata dal veicolo e allegando la documentazione che attesta la sua storicità e la sua iscrizione al registro o al club. La dichiarazione va presentata entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento, o entro 90 giorni dall’acquisto o dalla cancellazione dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico) del veicolo.

Quali sono i vantaggi di iscrivere le auto d’epoca alla TARI

Iscrivere le auto d’epoca alla TARI comporta dei vantaggi economici e ambientali. Infatti, i possessori di auto d’epoca possono beneficiare di una riduzione o di un’esenzione dalla quota variabile della TARI, in quanto si presume che questi veicoli producano una quantità minima o nulla di rifiuti. Inoltre, iscrivendo le auto d’epoca alla TARI, si contribuisce a salvaguardare il patrimonio storico e culturale del paese, e a promuovere la sensibilità e la passione per i veicoli d’epoca.

Ecco i passaggi da seguire:

• Scegli un club federato o aderente all’ASI (Automotoclub Storico Italiano), l’ente che rilascia i certificati di storicità e di autenticità dei veicoli. Puoi trovare l’elenco dei club sul sito ufficiale dell’ASI.

• Contatta il club e richiedi l’iscrizione, presentando la documentazione necessaria, tra cui la copia del documento di riconoscimento, del certificato di proprietà, del libretto di circolazione e le fotografie della vettura.

• Attendi che il club invii la tua domanda all’ASI e che questa venga esaminata dalla commissione tecnica, che verificherà l’originalità e la conformità del veicolo.

• Se la domanda viene accettata, riceverai il certificato di identità, il certificato di rilevanza storica e collezionistica, la carta d’identità FIVA e, se necessario, la carta ASI di storicità per i ciclomotori.

• Paga la quota di iscrizione all’ASI, che è di 41,32 euro, più la quota del club, che deve essere almeno di 100 euro in totale. L’iscrizione va poi rinnovata ogni anno.